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Tutte le volte che non riesco ad afferrare le cose nuove, e spesso non afferro, tiro fuori la storia dell’età, ché io ho una certa età eh … e qualcuno già si immagina la nonnina con tuppo bianco in testa, occhiale inforcato che a tentoni si cerca i tasti sulla tastiera di un computer in stile “Dio esiste e vive a Bruxelles” che non è esattamente lo stato delle cose. Una certa età ce l’ho ma i capelli non sono ancora del tutto bianchi, al più sono brizzolati (non hanno mai visto una tintura neanche di Henné) il tuppo non c’è ché io i capelli li porto corti, e a momenti corti corti. Gli occhiali li ho fatti fuori diversi anni fa sedendomici sopra in auto e non li ho più rifatti e soprattutto ho tentato di tenermi al passo coi tempi, anche se da un po’ si corre un po’ troppo e a volte io e la mia gamba tagliata arranchiamo nella folle corsa e a volte abbiamo il respiro corto. Ed è così e per cotante ragioni, per non restare troppo indietro, che ho deciso di aggiornarmi sulle nuove tecnologie. Una prima lezione già l’ho fatta e dalle quattro alle otto di sera qualche giorno fa, ho imparato che cos’è il “cloud”, cos’è Google Drive e ho intuito le potenzialità enormi che l’applicazione potrebbe avere sul mio lavoro. Quella sera mi sono entusiasmata come una “scolaretta” a cui si sia svelato all’improvviso un “mondo nuovo”. Mi sbrilluccicavano gli occhi dall’entusiasmo e il formatore alimentava la sua lezione e raddoppiava entusiasmo e informazioni man mano che vedeva le mie reazioni tanto da chiudere la lezione invitandoci a scendere dalla “nuvola” dormire tranquilli di notte e cominciare a lavorarci su dal giorno appresso. Con un sorriso l’ho rassicurato sul fatto che la nuvola non ci avrebbe tolto il sonno e che avremmo dormito serenamente esattamente come il giorno prima … Ora il problema è che oggi ci vediamo per la seconda lezione e io nella “nuvola” non sono tornata neanche per niente. Minimo minimo quello si aspetta che nel corso della settimana io mi sia appropriata delle nuvole e di tutta l’intera volta stellata e invece no … Chi glielo spiega al formatore che tra blog, cartapesta, porcellana di pasta fredda, madonnine e san giuseppe vari, per non parlare del lavoro e dei traguardi tagliati, io alla sua nuvola non ho dedicato neanche due minuti?  Oggi mi devo mettere tra parentesi, un po’ ai margini che se c’è una persona che il tizio andrà a interrogare, mi ci gioco la testa che quella sono io! Come farà la nostra eroina?

P.S. to be continued