A occhi chiusi

“Here I am, on my own again. The days rush by, the nights all seem so slow …” così cantava tanti anni fa Donna Summer in una delle sue canzoni lente che io ho amato da morire. Eccomi qui ancora una volta a declinare a occhi chiusi il mio quotidiano in questo diario squinternato che ho avuto la ventura di aprire qualche mese fa. Eccomi qui, con la verve tutta smorzata, ché avrò dormito non più di un paio d’ore ieri notte. Eh già. E alla mia età gli stravizi si pagano e mai che la stanchezza si dimentichi di portarti il conto. Come dice una mia imprescindibile, ieri mi sono messa in un “incastramento” forse senza via d’uscita che si è risucchiato molte delle mie energie e mi ha letteralmente tolto il sonno. Ho dovuto lottare con il mio account google. E’ stata una lotta all’ultimo sangue, terminata appena mezzora fa col risultato di 1 a 1 e palla al centro. Sta di fatto che io sono internettianamente una autodidatta. Fino a qualche tempo fa per tentativi ed errori sono sempre riuscita a cavarmi di impiccio ma gmail mi ha “atterrata” ieri ed io non volevo arrendermi quindi ho tirato fino a notte fonda per risolvere il problema che mi si è presentato.Mi ero accorta già da qualche tempo che accedendo al mio account google mi compariva su in cima un indirizzo di posta elettronica che non era il mio. Non me ne sono preoccupata più di tanto ché l’indirizzo non era del tutto sconosciuto. Rimandava a una persona della mia famiglia acquisita che non è il mio compagno. Pur non riuscendo a capire l’arcano che soggiaceva a tale cosa e pur sentendo una sorta di fastidiosissimo prurito tutte le volte che aprivo l’account … per qualche mese ho lasciato correre ma ieri ho deciso di voler capire e porre rimedio e lì è iniziata una lotta quasi furiosa in cui passavo da scoramenti abissali a impennate di entusiasmo quando, illusa, mi sembrava di avvicinarmi a una soluzione. Sono entrata in affanno quando ho cominciato a pensare che l’omino dietro l’indirizzo di posta elettronica potesse entrare a piacimento nel mio account e vagare impunemente nei miei spazi in rete. Ed è così che entrando in gmail dal mio account google si apriva questa casella di posta che io non ho mai aperto e che non sarebbe mai dovuta finire nel mio account! E da lì è partita l’indagine. Come è potuta succedere questa cosa? C’è stato un primo vaglio delle possibilità e ogni ipotesi era peggio dell’altra. Finchè dopo tanto pensare e provare a cancellare,invano, tale indirizzo e-mail mi si è accesa la lampadina. L’estate scorsa, lo stronzo, veniva a fare gli aggiornamenti a casa mia. Eh già! Eh già, sic … simpliciter … et gratuiter (me la sono invetata, vero? mica esiste “gratuiter”, però suona bene!). Veniva ad aggiornarsi a casa mia, lui. Sempre armato di questo smartphone … non c’era volta che non lo vedessi armeggiare sulla tastiera! Evidentemente in un malaugurato giorno  che non riusciva ad entrare nella sua casella ha pensato bene di entrare nel mio account personale di google ed impostarlo come indirizzo di posta principale del mio account. E da lì la frittata … L’ho chiamato e gli ho chiesto di cancellare quell’indirizzo di posta elettronica e di aprirne un altro. Eh ma deve essere un’impresa farlo se è vero come è vero che a distanza di mezzora mi ha chiamato e mi ha passato un tecnico che prima mi ha guidato in un’improbabile ricerca di soluzione e, nel verificare la fattuale impossibilità di trovarla, mi ha chiesto di darghi le mie credenziali per accedere al mio profilo. L’ho ringraziato caldamente dell’interessamento ma ho risposto “picche”. Ma siamo matti che dò le mie credenziali a un sedicente tecnico? Mi sono fatta passare il “familiare” acquisito e gli ho detto che no, non era quella la soluzione giusta per me. Lui se l’è presa un po’ ma ha incassato il colpo, giocoforza. In tutta questa storia però c’era qualcosa che non tornava e pensa che ti ripensa ed apri che ti riapri questa diamine di casella … mi si è accesa la lampadina. Cazzo! (ops … mi è scappato) ma è una casella vuota. Niente posta in arrivo nè in partenza! E Com’è possibile che lui non voglia chiudere una casella di posta praticamente morta? E poi mi cade l’occhio sul suo cognome nell’indirizzo … ma manca una lettera!!! E allora …?

Sono addivenuta a tale conclusione: non riuscendo a entrare nella sua casella (eh già con l’indirizzo sbagliato è alquanto difficile no?) il suddetto è entrato nel mio account dove ha impostato come indirizzo principale il suo indirizzo sbagliato, privo di una lettera, con la conseguenza che nella sua posta non sarà riuscito ad entrare ma in compenso mi ha incasinato l’account google. Ora io ho due strade davanti a me: tenermi l’account così con questo indirizzo di posta davanti a cui inorridisco oppure cancellare l’account google del tutto e aprirne uno del tutto nuovo. Ma che fine faranno il mio canale youtube (anche quello mio fino a un certo punto poi un giorno vi racconto) e tutto il mondo che gravita attorno a questo account? Non lo so. Non vorrei perdermi tutto ovviamente. La candelina sulla torta però è arrivata dopo quando, volendo rassicurarlo sul fatto che io non entro nella sua posta ma in un indirizzo affatto nuovo e del tutto vergine, lordato solo del suo cognome privo di una lettera e del suo nome che non mi piace neanche un po’, mi sono sentita dire da mia sorella “E’ al piano di sopra e comunque non ti vuole parlare …”. Come pensate che abbia chiuso la conversazione io? Mi cito “Peggio per lui!!!”. Giuro che ho detto proprio così e poi ho riso. Ma si può alla mia eta? Dico, si può? Si può. Punto.

P.S. 1.Stamattina mi sono svegliata all’alba. Ho dovuto fare quanto per colpa sua e della sua invadenza non sono riuscita a fare ieri sera. E, a occhi chiusi, ho guidato tra casa e il lavoro ché sono distrutta. E sempre a occhi chiusi sto scrivendo questo mio post. Come se la starà passando lui in preda alla paura che io vaghi nella sua corrispondenza con tutti e due gli occhi aperti?

P.S. 2. Tullio, stamattina c’era la nebbia, giuro! Te lo immagini come ho guidato a occhi chiusi nella nebbia? 😉