Svuotatasche della memoria

Svuotatasche della memoria

Svuotatasche della memoria. Acrilico e curcuma su cartapesta.

E’ una di quelle volte in cui la foto non rende. Nella realtà l’oggetto è grazioso. Imperfetto sì, ma grazioso.

Mi faccio perdonare con una canzone della tradizione popolare contadina, canzone che mi tocca sempre una corda del cuore. Mi fa ripensare a quand’ero bambina, quando con mia madre andavamo ad aiutare la nostra vicina di casa ad infilare il tabacco. Era sgradevole sentire le mani appiccicaticce ché le foglie di tabacco rilasciano una sostanza nerastra che ti si appiccica tutta alle dita e anche l’odore era acre, penetrante ma era bello sentirsi parte di un grande rito che da lì a poco sarebbe scomparso del tutto e che rimane però ancora nella memoria. Io non dimentico da dove vengo e tutto quel grande futuro che tra una foglia e l’altra ci immaginavamo. Potevamo immaginarcelo un futuro, allora.

9 pensieri su “Svuotatasche della memoria

  1. Parole davvero sagge le tue, il futuro (almeno fino a qualche decennio fa) era ricco di tantissimo spazio sul quale sognare.
    Ora, complici molte cose (forse anche l’incapacità di sognare) siamo abbastanza “ridotti”.
    Ma amo la curcuma, e quel suo colore così vivo e vibrante 🙂

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  2. Molto bello l’oggetto e l’idea soprattutto… Comunque il disegno e il colore all’interno è ben riuscito, brava!

    Il filmato è molto bello, interessante da molti punti di vista..oltre che per il tuo ricordo personale è una radice potente di come si era comunità…

    un saluto ed un sorriso da me 🙂
    grazie

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