… quello che non dipingemmo, direbbe Nazim Hikmet (poeta che adoro). Sono in pieno fervore creativo da diverse ore e comincio a risentire di una certa stanchezza. Ho dormito solo quattro ore in ventiquattro e sono esausta, a dire il vero.
Oggi ho messo mano a una delle tele grandi, quelle che mi scoraggiano già solo per le dimensioni. Non sono neanche a metà dell’opera e sarei tentata di lasciarla incompiuta, per tema di rovinarla. Quanto ho fatto finora è veramente bello. E se nel resto non fossi all’altezza? Quasi quasi faccio una foto al quadro così com’è adesso e ve la posto poi ex post quando sarà finito.
Qui da tre giorni soffia forte la tramontana che rende queste giornate decisamente più fresche e noi passiamo da un ospite all’altro. Quando non dipingiamo (io) rigoverniamo e laviamo piatti mentre il compagno si diletta ai fornelli. Oggi siamo stati liberi e ci siamo rilassati un attimino. Non abbiamo neanche lavato i piatti dopo pranzo e il soggiorno è letteralmente invaso da colori, tele, matite ecc. ecc. ecc.
Persino la genitrice, abituata a ben altro ordine, rispetta il mio disordine di quando dipingo senza colpo ferire e senza proferire critiche. Ubi maior minor cessat … e oggi l’opera è maior, decisamente.
duepunti 
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