Non dipingo da giorni, ormai. Ho dato uno stop quando il mio amico Raf (che se ne intende di pittura), mi ha dato un paio di dritte su come trattare le tele, prima di dipingerci sopra, e sui pennelli più adatti per gli acrilici. E che ne sapevo io che le tele vanno trattate? Io ci ho dipinto sopra così come erano, sulle tele nude e crude ma pare che non si faccia così. Ci vuole la cementite. Per la cementite abbiamo provveduto. Per i pennelli aspetto di andare in Olanda, perchè ho deciso che voglio i pennelli Van Gogh. Esisteranno i pennelli Van Gogh in Olanda o no? Nel frattempo mi sto godendo la spiaggia ecologica di Punta Prosciutto:

Punta Prosciutto
La spiaggia, completamente o quasi deserta nelle prime ore del mattino, è poesia pura e ci ha riservato tante belle sorprese: i gigli selvatici e le farfalle che ho pubblicato giorni fa, libellule strepitose:

Libellula di Punta Prosciutto
il formicaleone:

Formicaleone di Punta Prosciutto
e le egagropile. Sapete cosa sono, no? Le egagropile sono universalmente note!!! Io, che sono sempre in ritardo su tutto, l’ho scoperto appena poche ore fa. Chiamansi egagropile gli agglomerati sferici o ovali di colore marrone chiaro e di consistenza feltrosa costituiti da residui fibrosi di piante dei generi Posidonia e Zostera che si accumulano sui litorali, sospinti dalle onde (cliccare sui link di wikipedia per saperne di più).
Io ne ho raccolto qualcuno di questi agglomerati ed oggi pomeriggio ho dato alla luce il mio gatto di mare (senza stivali) che potete ammirare quaggiù:
A mia parziale discolpa, posso solo chiamare i 40 gradi centigradi con cui conviviamo ormai da giorni, chissà se basta!!! 😉
P.S. Aggiorno giusto per lanciare una domanda che mi pongo da giorni: Com’è che spiagge così poetiche del Salento hanno nomi che fanno pensare all’Emilia Romagna?: Punta della Suina … Punta Prosciutto …
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