Dopo un bel po’ di giorni, sono tornata a dipingere con i miei consueti pennelli ché in Olanda i pennelli Van Gogh non li ho trovati. Dopo le pietre, gli ossi di seppia e le tele, siamo arrivati alle egagropile (che si chiamano anche egagropili), ma io preferisco il femminile. Suona meglio. Quindi dicevo che oggi abbiamo sperimentato un nuovo materiale che è magicamente spuntato dal … cortile. So che qualcuno si aspettava uno dei letti della casa ma a sto giro vi ho fregato. Le egagropile trovavansi in cortile e da lì le ho fatte ingredire fino ad arrivare al mio tinello laboratorio. Ma bando alle ciance, vi faccio vedere che cosa ho combinato oggi nel pomeriggio:

Svirgola’s Egagropile di Punta Prosciutto
Mi sono entusiasmata con le egagropile, come mi succede con tutte le cose nuove. Mi piacciono. Voi che ne dite?
P.S. Il racconto del viaggio in Olanda verrà al momento giusto. 😉
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.