Gatto di mare (senza stivali)

Non dipingo da giorni, ormai. Ho dato uno stop quando il mio amico Raf (che se ne intende di pittura), mi ha dato un paio di dritte su come trattare le tele, prima di dipingerci sopra, e sui pennelli più adatti per gli acrilici. E che ne sapevo io che le tele vanno trattate? Io ci ho dipinto sopra così come erano, sulle tele nude e crude ma pare che non si faccia così. Ci vuole la cementite. Per la cementite abbiamo provveduto. Per i pennelli aspetto di andare in Olanda, perchè ho deciso che voglio i pennelli Van Gogh. Esisteranno i pennelli Van Gogh in Olanda o no? Nel frattempo mi sto godendo la spiaggia ecologica di Punta Prosciutto:

Punta Prosciutto 2

Punta Prosciutto

La spiaggia, completamente o quasi deserta nelle prime ore del mattino, è poesia pura e ci ha riservato tante belle sorprese: i gigli selvatici e le farfalle che ho pubblicato giorni fa, libellule strepitose:

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Libellula di Punta Prosciutto

il formicaleone:

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Formicaleone di Punta Prosciutto

e le egagropile. Sapete cosa sono, no? Le egagropile sono universalmente note!!! Io, che sono sempre in ritardo su tutto, l’ho scoperto appena poche ore fa. Chiamansi egagropile gli agglomerati sferici o ovali di colore marrone chiaro e di consistenza feltrosa costituiti da residui fibrosi di piante dei generi Posidonia e Zostera che si accumulano sui litorali, sospinti dalle onde (cliccare sui link di wikipedia per saperne di più).

Io ne ho raccolto qualcuno di questi agglomerati ed oggi pomeriggio ho dato alla luce il mio gatto di mare (senza stivali) che potete ammirare quaggiù:

Gatto di mare (senza stivali)

A mia parziale discolpa, posso solo chiamare i 40 gradi centigradi con cui conviviamo ormai da giorni, chissà se basta!!! 😉

P.S. Aggiorno giusto per lanciare una domanda che mi pongo da giorni: Com’è che spiagge così poetiche del Salento hanno nomi che fanno pensare all’Emilia Romagna?: Punta della Suina … Punta Prosciutto …

Resistenza verde

Ieri sera a Presa Diretta è stata tramessa la storia di una donna eccezionale Daniela Ducato, che ce ne vorrebbero così … me-ra-vi-glio-sa e ge-nia-le e sta lavorando per tutti quanti noi, ma tutti tutti nessuno escluso. La filosofia di Daniela Ducato in dialetto salentino potrebbe essere riassunta così: “Quannu auru nu tieni cu mammata ti curchi” (quando non hai altro ti corichi con tua madre) che non è propriamente un invito all’incesto ma decisamente tutt’altro, è un invito a guardarsi attorno e ad usare le risorse disponibili che si trovano, a ben guardare. E Daniela Ducato sta davvero “ben guardando”.

Vi linko un articolo dell’Unione Sarda che contiene un estratto del programma. Fa bene sentire storie così. Fa decisamente bene. Ho visto che normalmente i link non vengono aperti. Fossi in voi io farei un’eccezione alla regola. Potrebbe esservi utile sapere di lei. Quando io tra qualche mese darò una passata di bianco o di colore alle pareti di questa casa, andrò a cercarmi Daniela Ducato per esempio e voi non ritinteggiate anche voi ogni tanto? E spero che venda anche on line ché la Sardegna non è propriamente dietro l’angolo ma con e-bay … Sono contenta che questa donna stia dando una mano al Sulcis che ha proprio bisogno di teste così. Brava.

La “Resistenza verde” di Daniela Ducato raccontata a Presa Diretta su Raitre