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What’s up
Quando arrivava la bella stagione, in questo periodo, più o meno, si andava al bar del paese io e B, di sera. Spesso c’era musica dal vivo. C’era una ragazza brava a cantare e quando la sua voce toccava queste note, una botta di vitalità ci prendeva entrambe e B., che non conosceva il sentimento della vergogna, sfrontata e bella ma anche un po’ alticcia, si esibiva, con la sua voce stonata e malcerta, in certi spettacolini che le venivano perdonati solo perchè lei era B. Generosa, stravagante e sempre un po’ maledetta dal destino.
Quelle serate fanno ormai parte di una vita fa. Ultimamente l’alcol è stato quasi del tutto bandito dalla mia vita. Dico “quasi” perchè nei pranzi di famiglia un bicchiere qua e là lo bevo ancora perchè è vero che oramai ho dovuto fare di necessità virtù ma un sussidio in certe occasioni me lo concedo anch’io. I pranzi di famiglia sono impegnativi ed è meglio non essere sempre lucidi al cento per cento. Qualche obnubilamento può tornare utile in certe occasioni conviviali.
Da giorni non tocco pennello. Oggi mi sono divertita a mettere insieme qualcuno dei miei ritratti e quale migliore colonna sonora potevo trovare se non i mitici 4 Non Blondes per i miei ritratti come petali di rosa?
P.S. Non so se riuscirete a vederlo agevolmente. Animoto è un programma carino ma non all’altezza di moviemaker, secondo me.
Lilac Wine
Una delle mie canzoni preferite
Variazioni sul tema
4 agosto 2014 Mole Vanvitelliana di Ancona: splendida serata e splendido scenario per un concerto di Eugenio Finardi. Non c’era tantissimo pubblico ma c’era un pubblico magnifico. Lui è stato generoso come solo i grandi sanno essere. Le abbiamo cantate tutte le sue canzoni, dalle più popolari alle più intimiste. E naturalmente “La Radio” non è mancata.
P.S. Controcorrente, profondo e bravo. Adorabile.
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